14 Luglio 2021

Ges.S. scrive: Perchè non racconti in un libro la tua esperienza in Brasile? Credo che sia stata molto complessa, ma aiuterebbe le persone ad uscire dal pensiero banale. Essere mamma adottiva di due ...

Ges.S. scrive: Perchè non racconti in un libro la tua esperienza in Brasile? Credo che sia stata molto complessa, ma aiuterebbe le persone ad uscire dal pensiero banale. Essere mamma adottiva di due bimbi mi pare una forte sfida al proprio ego.
Che domanda personale, Jason! Sai quanto sono restìa a parlare delle faccende private, ma sono d’accordo con te per l’idea del libro, perchè la nostra vita ha un senso solo se riusciamo a darne testimonianza. Molto di quello che crediamo di sapere sui bambini è falso: non sono esseri semplici, ma creature complesse e senza età, con pensieri grandi. I neonati sanno più di quello che crediamo, possiedono tutti i loro sensi e ne fanno uso. Quindi, mentre pensi che sarà come avere figli biologici, la vita ti sta per portare in campi davvero inesplorati, in uno scenario costellato di fallimenti. Nessuno mi aveva mai parlato della ferita primaria causata

dall’abbandono, un trauma indelebile. Eppure psicologi e assistenti sociali sono piombati mille volte a casa per fare domande, tendere trappole, carpire segreti che non ho, verificare se in un appartamento al centro di Roma ci fosse “acqua potabile” o un pozzo o magari un secchio per raccogliere l’acqua piovana. E poi ci sono difficoltà minori, ma sempre presenti: come trattare quel tipo di bellezza, i ricci ribelli dei capelli, la sensibilità della pelle al sole, il look a cui le bimbe tengono moltissimo. E intorno un vociare di gente che dice la propria opinione non richiesta e non valida. Vogliono partecipare alla cosiddetta “buona azione” :(.
L’adozione e soprattutto l’adozione internazionale non segue le strade della maternità biologica. Non è solo notti insonni, pannolini e pappe. E’ un’avventura mozzafiato, montagne russe infinite, una storia d’amore al cardiopalmo. Si matura di colpo, si impara a non dare peso ai propri bisogni, tra dubbi, errori, sensi di colpa e di inadeguatezza, momenti di disperazione. Alla fine non desideri più niente a livello personale, sei pronto a donare tutto in un amore incondizionato. Questo è il vero punto di partenza.
Ok Jason, caro amico, proverò a scrivere un libro.