Danza la tua danza!

6 Aprile 2015

Anche se spesso ci sentiamo scoraggiati e insoddisfatti, in realtà ognuno  è al culmine della propria storia. Un caleidoscopio di momenti in perpetuo cambiamento. Viviamo in un affascinante univers...

Anche se spesso ci sentiamo scoraggiati e insoddisfatti, in realtà ognuno  è al culmine della propria storia. Un caleidoscopio di momenti in perpetuo cambiamento. Viviamo in un affascinante universo di infinite possibilità, in cui nessuno è uguale a un altro e nessuno è uguale a se stesso nel momento precedente o seguente. Ciascun respiro, pensiero o emozione ci porta a reinventarci, meravigliosamente. Siamo un’espressione assolutamente unica dell’universo e della forza creatrice, una così grande manifestazione d’amore che esplode di sacro entusiasmo nel liberarsi attraverso l’azione creativa personale. La nostra storia è così profonda e bella che condividerla significa arricchire il mondo di una tale moltitudine di modalità da mettere in moto un cambiamento incommensurabile. Siamo unici e quindi non dobbiamo mai imitare un modello. Se ci tiriamo indietro e rinneghiamo la nostra unicità, essa non potrà essere condivisa con nessun altro mezzo e andrà perduta.  La nostra unicità ha anche bisogno di solitudine per esprimersi. Ogni associazione è solo il rifugio della mediocrità e del qualunquismo: il migliore amico ci  spezzerà il cuore abbandonandoci senza un saluto, la famiglia disperderà il nostro potenziale creativo frantumandolo in mille incombenze…potrei continuare all’infinito, ma so di essermi spiegata. Non abbiamo bisogno di niente e nessuno, perché siamo portatori di infinito. Come disse il dolcissimo Mooji (v. foto), è importante non cercare amicizia e approvazione dal mondo ma avere il coraggio di stare da soli. E in quella solitudine cercare i semi della propria unicità, cercarli senza sosta e poi chiedersi: se questo è un seme, che significato ha per me?
Respira profondamente e lascia che immagini, ricordi e emozioni affiorino nella psiche, si esprimano liberamente nel corpo e infine giungano alla consapevolezza attraverso un’azione: dipingere, piangere, scrivere, ridere, modellare… il mezzo non importa. Conti solo tu e il divino contatto con la tua  unicità.