Everything changes, Julian!

24 Luglio 2014

E' un bellissimo uomo di 51 anni, gentile e raffinato, con un forte carisma personale e non ricorda affatto il suo celebre e ingombrante padre.  Julian Lennon però non manca mai l'occasione per svi...

E’ un bellissimo uomo di 51 anni, gentile e raffinato, con un forte carisma personale e non ricorda affatto il suo celebre e ingombrante padre.  Julian Lennon però non manca mai l’occasione per sviscerare, con rabbia e passione immutate, la storia di dolore che da quasi mezzo secolo lo tormenta.  “The love you take is equal to the love you make, cantava mio padre con Macca (Paul) e allora probabilmente dovrei odiarlo. Pochi giorni prima di morire disse che ero figlio di una bottiglia di whisky, e non è facile digerire un’affermazione simile.. (non sarebbe facile se non sapessimo che spesso John Lennon straparlava senza freni inibitori, con conseguenze  gravi, anche per se stesso e per la band) E poi tutta la famiglia mi snobba, neppure mi invitano ai loro eventi…sarò cancellato per sempre dalla storia dei Beatles? I pochi soldi (20 milioni di dollari su un patrimonio di 100) che ho avuto da Yoko li sto usando per ricomprare gli oggetti di mio padre battuti nelle aste di tutto il mondo!”

Verrebbe proprio da dirgli:”Hey Jude, svegliati da questo incubo senza fine! Tu vali per quello che sei e non per gli antenati o per quanto ti senti ricordato dagli altri. La gente non ti ama perché piangi sul tuo passato ma perché sei una persona meravigliosa, perché ti interessi concretamente delle sofferenze dei più deboli, perché scatti foto indimenticabili, segno di una sensibilità artistica e creativa fuori dal comune; la gente ti ama anche per le tue canzoni e per questo nuovo, bellissimo album “Everything changes“, uscito dopo 13 anni di silenzio.”

C’è un video che ci mostra un giovanissimo Julian salire sul palco in piena crisi di panico per cantare in modo convulso e approssimativo  Stand by me, una canzone indissolubilmente legata a John Lennon, che la interpretava con voce acuta e stridula, imbottito di droga, con il viso inespressivo incorniciato dalle cuffie come una maschera di pietra. Non la cantava bene neppure lui, ma creò una hit che nessuno mai avrebbe potuto superare. La strada di Julian non è nella imitazione di John, ma in brani del tutto originali e personali come quelli contenuti nell’ultimo album, delicati, fragili come cristallo, espressione di un animo lacerato.

“Eppure se adesso mio padre entrasse da quella porta correrei ad abbracciarlo, a dirgli che lo amo, che l’ho perdonato…perché, incredibilmente,  con il passare del tempo e un duro lavoro su se stessi…everything changes..”