Il loto e la scure

25 Ottobre 2023

DIARIO DI BORDO

Le “Confessioni” andranno finalmente in scena a Roma? Pare di sì, con la regia di Lauro Versari, amico da sempre. Oggi, per trovare il coraggio di affrontare una produzione, devi necessariamente circondarti da amici fidatissimi, persone che ti diano quella parte di energia che a te pare mancante. In certi momenti mi sento come una di quelle piante che si disperdono al minimo soffio di vento, lasciando un gambo senza futuro. Avevo chiesto ad alcuni attori e registi di fare questo spettacolo, ma quando mi dicevano di sì io scomparivo, non mi facevo più trovare. Mi sono fatta parecchi nemici, ma soprattutto mi vergogno del mio modo di fare. Forse speravo che Paolo tornasse, inconsciamente. Forse ricordavo la sofferenza vissuta in “Smarrirsi”. Avevamo una fila di gente al botteghino che arrivava fino alla piazza adiacente al teatro. Si facevano progetti infiniti di tournèe. Poi, all’improvviso, ci fu imposto di chiudere a causa del covid. Ho ancora nelle orecchie il rumore delle serrande che si abbassavano, dei lucchetti. Per fortuna l’incasso fu sufficiente a pagare tutti, ma lo scopo non è questo, ovviamente, ma di mettere le basi per produzioni future e lavoro per tante persone. Se si chiude, quello spettacolo è bruciato, non si può ricominciare dopo uno o due anni, non ha senso. Riflettendo su tutto, ho deciso di chiamare Lauro, perchè oltre ad essere geniale, è potente, crea forti emozioni, un perfezionista, di grande esperienza.
In passato ho sostenuto altri, ora qualcuno sosterrà me. E Lauro Versari è come il loto, che profuma anche la scure che lo abbatte.

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