Ninna nanna ninna oh questo bimbo a chi lo do…

25 Gennaio 2023

Qualcuno che si crede giornalista solo perchè Google mette online le sue cazzate e i fake più biechi, ha scritto con tono accusatorio che una donna, che aveva appena partorito e a cui era stato dato...

Qualcuno che si crede giornalista solo perchè Google mette online le sue cazzate e i fake più biechi, ha scritto con tono accusatorio che una donna, che aveva appena partorito e a cui era stato dato il figlio per allattarlo, si è addormentata soffocando inconsapevolmente il bambino.
Credo di aver scritto e detto moltissimo su questo argomento, ovvero l’incuria e l’indifferenza, oltre a tutto il resto, nei reparti di ostetricia degli ospedali romani. Ma a chi interessa? Neppure alle donne, che vogliono dimenticare l’esperienza e tornare al più presto alla normalità.
Invece è assolutamente necessario che finisca questa assurda mentalità corrotta che infantilizza il dolore e lo stress della donna, la mitizzazione della maternità, la considerazione azzerata del corpo femminile, esposto, straziato e privato di ogni rispetto e senso del pudore. Per evitare la tragedia nell’ospedale romano, l’infermiera avrebbe dovuto assistere la madre distrutta dalla fatica per poi riportare il neonato in culla nel nido dopo l’allattamento. Invece è stata lasciata sola una donna stremata e dolorante ad affrontare la prima complicatissima esperienza della vita del bambino, che richiede pazienza e istruzioni. Dopo giorni di travaglio le donne vengono sempre lasciate sole. Nessuno ti aiuta ad andare in bagno, a cambiare il bambino e, dopo giorni di violenza, degrado e pressione psicologica, si finisce per firmare le dimissioni e uscire. Se te lo puoi permettere ti riproponi di rifare l’esperienza (se mai ti dovesse ricapitare, ma sarà difficile) in una clinica privata. A casa ci aspetta la depressione post partum, perchè da donna bella, libera e vivace, sei diventata gonfia, inebetita e badante h 24 di un piccolo essere prepotente.
Non scandalizzatevi, è così. E’ necessario che un’amica si prenda cura del bambino in modo da permettere alla madre di dormire per tre o quattro giorni, sollevandola da ogni incombenza. Un’amica è il balsamo del ritornato equilibrio.
Mentre scrivo penso alle stupide parole del Papa che vorrebbe famiglie numerose, stile fascio. Chissà perchè la Chiesa, costituita da scapoli spesso pedofili, si permette di parlare di cose che non conosce, come il corpo della donna, le difficoltà economiche di molte coppie, la carenza di servizi gratuiti per la prima infanzia. Non pensate alla nascita di un essere umano come a qualcosa di romantico. Svegliatevi!