Durante un seminario di scrittura teatrale, ho chiesto su quale emozione di base si potesse impostare una scena d’amore. La risposta generale fu:” La passione, sì è la passione l’elemento fondamentale!”
Mi sono azzardata a chiedere.” Nel teatro, nel cinema e nella vita?”
Un coro di :” La stessa cosa per tutto! Cos’è l’amore senza passione?”
Mi sembravano omogeneizzati in un unico mixer mentale.
Il dibattito (si far per dire) è andato avanti incendiando gli animi.
Provai a dire che la passione è la madre di molte energie negative. Niente da fare.
Era come quando a un corso per attori si chiede di improvvisare, interpretando emozioni di paura e claustrofobia. Tutti si tappano la bocca con le mani e trascurano lo sguardo e il resto del corpo.
Ci vuole molto impegno per scardinare i pregiudizi, i condizionamenti del social pensiero e tirare fuori freschezza e verità. E a proposito di quel seminario, dopo esercizi, confessioni e pianti, venne fuori che l’amore equivale a prendersi cura dell’altro, senza mai denigrarlo, umiliarlo o comunque distruggerlo moralmente e psicologicamente. E fummo tutti d’accordo che scrivere di un amore così è difficilissimo, perchè la verità è una ventata di freschezza e novità e non ha vecchie parole a disposizione per raccontarsi. Bisogna trovarle nel profondo di noi stessi senza vergogna.