Ridere di se stessi è meglio che piangersi addosso

16 Dicembre 2022

Chat a sorpresa con un amico lontano. Abbiamo lavorato insieme nelle cucine di Findhorn Park e non mi aspettavo che ora vivesse temporaneamente in un luogo dove desidero intensamente andare. Lui è un...

Chat a sorpresa con un amico lontano. Abbiamo lavorato insieme nelle cucine di Findhorn Park e non mi aspettavo che ora vivesse temporaneamente in un luogo dove desidero intensamente andare. Lui è un musicista prestato alla lavorazione artistica del legno, io un’operaia della scrittura prestata qualche volta alla musica. Ci accomuna una riservatezza patologica (sempre violata) e una ricerca infinita della libertà dai condizionamenti.
Diceva una mia maestra della scuola elementare, una suora olandese :” Quando ci si propone di imparare qualcosa di giusto, Dio ci manda a lot of homework!”
E’ il nostro caso e i compiti li abbiamo fatti tutti, ma non si può dire che abbiamo imparato moltissimo.
Forse ciò che conta davvero è il viaggio e non la meta, il cammino e non Santiago, farsi i muscoli psichici e non stare in pace, accettare di essere incapaci e non aspirare alla calma bellezza del Budda.
Di questo passo, avremo migliaia di vite per perfezionare il progetto.
E questa cosa ci fa sempre ridere a lungo, che è un buon segno. L’unico. 😀