Tornare a casa

3 Giugno 2024

per rinascere

Pochi giorni a Findhorn, in patria, a casa, con gli amici, è quello che serve per ricentrare la propria vita. Molti pensano che tutto ciò che riguarda il corpo e il mondo materiale (mi riferisco all’essere sani e in forma, al cibo, al sesso, al lavoro, a tutte le forme fisiche per mezzo di cui ci esprimiamo) sia in qualche modo rallentato o oscurato da un’atmosfera di forte spiritualità. E’ il contrario, vi prego di credermi. Tutto è invece potenziato, nutrito, esaltato. Non credere a questo principio è la grande sfiga dei cosiddetti “materialisti”. Chi è influenzato da esperienze negative o da un’educazione di vecchio tipo dovrà fare il proprio percorso in una delle sue tante vite e nessuno potrà aiutarlo ad accelerare i tempi. Andare a Findhorn per me significa guarire tutte le parti disarmoniche di me stessa, ritrovare l’equilibrio tra psiche e soma, sentirmi vivificata da una forza interiore sempre presente ma spesso non percepita. “Tutti siamo uno, non c’è separazione.” Se capiamo questo è come capire la funzione dei semitoni sulla tastiera di un pianoforte. Non dovrai più memorizzare gli accordi, sarai libero di creare musica a tuo piacimento. Se capisci veramente che siamo una cosa sola con tutto l’Universo, sarai completamente libero di realizzarti perchè non verrai più ostacolato da condizionamenti, paure, insicurezze e rancori. C’è questo posto nel nord della Scozia, conosciuto da pochi, patria di molti. Si chiama Findhorn Foundation. In qualche modo ti aspetterò lì.